Dalle origini
Nel 1212, secondo la tradizione, San Francesco d’Assisi arrivò a Prato e fondò una piccola comunità di frati, che aderenti a quel “Propositum Vitae” che fu la primitiva regola francescana, diede origine al convento e alla chiesa che oggi conosciamo.
Difatti, il 24 luglio 1228, a soli otto giorni dalla canonizzazione del poverello di Assisi venne fondata la chiesa di San Francesco che quindi risulta essere la prima dopo la grande basilica di Assisi, avviata il 17 luglio 1228.
La facciata si completò più lentamente, ma già nella prima decade del Trecento era finito il portale.
La chiesa si presenta come una notevole testimonianza dell’architettura gotica francescana, quasi un prototipo delle chiese conventuali delle origini. Inoltre è il primo e più importante edificio pratese costruito quasi interamente in cotto.
La facciata principale, tra i più alti esempi di raffinatezza rinascimentale, utilizza i materiali tipici dell’architettura medievale pratese, l’alberese e il famoso marmo verde di Prato in fasce orizzontali sovrapposte.
A darle ulteriore carattere è anche il grande occhio che fino al XV secolo era impreziosito dal rosone, smontato intorno alla metà del Cinquecento, ma soprattutto dal suggestivo altorilievo in stucco con San Francesco che riceve le stimmate, attribuito ad Andrea Della Robbia, databile intorno alla seconda metà del Quattrocento: un unicum per tecnica e qualità.
Il completamento della facciata, così come la vediamo oggi è attribuito per i più, a Giuliano da Sangallo, operante dal 1484 al 1494 nella vicina Santa Maria delle Carceri; per altri a Michelozzo, quindi da anticipare alla metà del secolo.
All’interno la chiesa, a pianta basilicale, si presenta come un’unica grande navata orientata verso est. La copertura è composta da sedici grandi capriate lignee decorate, in gran parte originali e risalenti al XIII secolo.
Gli intonaci, oggi bianchi, nascondono affreschi di epoche diverse.
Tanti i monumenti e le opere d’arte di grande valore conservati al suo interno ma su tutti ricordiamo la lastra tombale del celebre mercante pratese Francesco di Marco Datini (1335 – 1410), realizzata nel 1411 da Niccolò di Piero Lamberti detto il Pela.
Lo stato di conservazione
Oggetto di numerose trasformazioni nell’arco dei secoli, l’attuale conformazione architettonica è riferibile ai restauri condotti fra il 1902 e 1904 che comportarono l’eliminazione degli interventi post rinascimentali e il ripristino in stile neogotico degli interni.
Nel corso dei rilievi e l’esecuzione delle indagini effettuati recentemente sono emerse diverse criticità che hanno portato ad interventi d’urgenza mirati alla risoluzione locale delle problematiche.
Le successive indagini condotte in fase di progettazione dal gruppo di lavoro incaricato hanno rilevato un quadro conservativo più complesso del previsto, evidenziando diffuse criticità sugli elementi lapidei della facciata principale, ma anche sull’apparecchiatura muraria in laterizio dei fronti laterali, nonché delle vetrature ivi presenti.
L’ispezione ravvicinata della copertura ha permesso di constatare un esteso degrado dello scempiato soprastante l’orditura minuta della copertura.
La Committenza
La Chiesa di San Francesco ed i locali annessi della Sagrestia e della Cappella Migliorati, del Chiostro del Rinascimento e del Convento, fanno parte del più ampio complesso monumentale di San Francesco, proprietà della Parrocchia di S. Donato in S. Francesco.
La Parrocchia ha intrapreso da alcuni anni una campagna di censimento e monitoraggio dei propri beni al fine di verificarne lo stato di conservazione e programmare una serie di interventi di messa a norma delle strutture che compongono il complesso monumentale.
Tutto questo ha portato alla nascita del progetto del grande restauro del San Francesco.
Il Progetto
Il progetto di consolidamento, manutenzione e restauro, organico ed interdisciplinare, affronta le problematiche emerse e propone soluzioni conservative e di consolidamento strutturale, oltre a locali adeguamenti architettonici ed impiantistici e di rifunzionalizzazione, che tengano conto anche delle attuali necessità insieme alla salvaguardia e valorizzazione delle opere d’arte.
Il patrimonio storico, architettonico ed artistico risulterebbe infatti compromesso se non venissero messi in atto i necessari interventi mirati alla stabilizzazione dell’apparato lapideo della facciata su Piazza San Francesco e le opere di consolidamento strutturale della copertura, nonché dei fronti esterni in laterizio, il restauro delle vetrate storiche, la ripassatura del manto di copertura con l’inserimento della coibentazione ed impermeabilizzazione e l’adeguamento del sistema di scarico atmosferico e degli impianti elettrici.
I Lavori
I lavori in conseguenza della loro complessità ed onerosità richiedono necessariamente una esecuzione per lotti consecutivi. Il primo di questi lotti coinvolgerà direttamente sia l’immagine dell’edificio che la sua fruibilità, ossia la facciata principale.
Il progetto riguarda tuttavia l’intero fabbricato e tutte le problematiche emerse nella loro interezza e complessità.
L’importo totale dei lavori è pari a € 2.100.000,00 più IVA.
Oltre il 50% di tale importo sarà finanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) attraverso i fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica.
Nonostante ciò la Parrocchia di San Donato in San Francesco è solo parzialmente in grado di sostenere la sua parte finanziaria.
Le offerte dei fedeli e di altre associazioni anche culturali e civili da sole non sono sufficienti.
Il reperimento dei fondi per affrontare la spesa si affida alla generosità delle istituzioni, delle aziende, dei professionisti, ma anche delle tante persone che frequentano e amano la Chiesa di San Francesco.
Il Gruppo di lavoro
La progettazione e la direzione dei lavori è stata affidata ad un gruppo multidisciplinare, coordinato dall’arch. Riccardo Berti di Firenze e di cui fa parte la società Spira srl, con grande esperienza in progetti di opere pubbliche e restauri monumentali, e comprende specialisti in vari settori dall’architettura al restauro, nonché allo studio delle strutture lignee e lapidee, avvalendosi del supporto del CNR, per l’analisi materiale e la datazione delle strutture, e della Dott.ssa Paola Rosa per i materiali lapidei.
Come contribuire
Tutti possono contribuire a sostenere i restauri della Chiesa di San Francesco, adottando un’opera in restauro o con una donazione liberale tramite i seguenti metodi:
Bonifico bancario
Intesa Sanpaolo – IBAN IT67N0306909606100000178648
Intestato a: Parrocchia di San Donato in San Francesco
Nella causale ricordati di specificare i tuoi dati personali, per consentirci di ringraziarti.
Per fare bonifici dall’estero bisogna usare il codice BIC: BCITITMM
Assegno bancario
Assegno bancario non trasferibile intestato a: Parrocchia di San Donato in San Francesco
Inviare in busta chiusa a: Parrocchia di San Donato in San Francesco, P.zza S.Francesco, 10 – 59100 Prato (PO) allegando preferibilmente i propri dati per darci modo di ringraziare.
Si invita, una volta inviata la busta, a inviare un email all’indirizzo donazioni@sanfrancescoprato.it o a contattarci al numero telefonico 0574 31555.
Carta di credito
È possibile effettuare la donazione on line in modo sicuro con Carta di credito o PayPal, visitando il nostro sito web all’indirizzo www.sanfrancescoprato.it/dona/
Contatti e approfondimenti
Per gli aspetti istituzionali e storico-artistici
Francesco Marchese: f.marchese@sanfrancescoprato.it
Per gli aspetti tecnici
Riccardo Berti, (Sba & partners) progetto architettonico:
r.berti@sbapartners.it
Sara Marrani, (Spira srl) progetto di restauro:
smarrani@studiospira.it
Don Renzo Fantappiè, direttore Ufficio Beni Culturali Diocesi di Prato: beni.culturali@diocesiprato.it
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